giovedì 1 novembre 2007

Feste amare per i "senza casa" a Palermo

PALERMO - Hanno mangiato pasta al pomodoro e melanzane offerta da una trattoria locale, poi hanno giocato a scopone e a briscola mentre un clown strappava ai bambini un sorriso rendendo per pochi minuti meno amara la festa di Ognissanti per le 40 famiglie che da undici giorni occupano l'aula del Consiglio comunale di Palazzo delle Aquile.Anche oggi i senza tetto hanno trascorso la giornata tra i banchi di Sala delle Lapidi, dove si riuniscono i consiglieri comunali, e trasformata in dormitorio, dopo l'occupazione. "Ma che festa è - dice Antonio La Rosa, 39 anni, che con la moglie e i tre figli partecipa all'occupazione - Siamo qui abbandonati a noi stessi, per l'amministrazione comunale siamo solo dei fantasmi. Ci hanno tolto il sorriso". Mentre una trentina di bambini gioca nella sala correndo e una donna anziana riposa attaccata al respiratore sistemato in un angolo, in piazza Pretoria si è svolto un sit-in di solidarietà ai senzatetto al quale hanno partecipato i consiglieri comunali del gruppo "Altra Palermo", esponenti della Cgil, ragazzi centri sociali Ask191 e Zeta Lab, missionari. "L'amministrazione - dice Fabrizio Ferrandelli di 'Altra Palermo' - non può continuare a ignorare questa gente".Tra gli occupanti ci sono nuclei familiari che rivendicano il sussidio per l'assistenza continuativa, che non viene elargito dal comune a causa della mancanza di fondi. "L'ultimo l'abbiamo preso a febbraio - dice La Rosa - da allora, pur avendone diritto in quanto inseriti in graduatoria, non abbiamo ricevuto più nulla". "La Caritas - raccontano - ci ha portato la solidarietà dell'arcivescovo Romeo, offrendoci brandine per la notte e cibo per i bambini". Trattorie e ristoranti, a turno, consegnano ogni giorno bibite e alimenti, mentre qualcuno, come don Notai del centro 'Padre Arrupè ha anche trascorso la notte nei corridoi del municipio con le famiglie. "Non siamo violenti - dice La Rosa - chiunque può vederlo con i propri occhi. Ogni giorno ci alterniamo per pulire l'aula consiliare e i corridoi, facciamo di tutto per non dare fastidio agli uscieri e al personale comunale". Nei giorni scorsi tre bambini sono finiti in ospedale per un influenza, ma ora sono tornai nell'aula consiliare. Per rendere meno amara la situazione, alcuni ragazzi dei centri sociali proiettano nelle pareti film e cartoni animati per i più piccoli. "Viviamo in condizioni disumane - sottolineano gli occupanti - ma andiamo avanti. L'amministrazione sbaglia se pensa che prima o poi ci stancheremo. Da qui non ci muoviamo fino a quando non otterremo quello che ci spetta".
La Sicilia, 01/11/2007

Nessun commento: