giovedì 11 settembre 2008

Corleone. Dopo la raccolta di pomodoro, i volontari incontrano Dino Paternostro, segretario della Cgil

Eccoci arrivati al fatidico momento…ha inizio la settimana lavorativa!!!
Fuori è ancora buio e la nostra sveglia suona… Dopo un’abbondante colazione siamo pronti ad affrontare la giornata lavorativa e a mettere in gioco le nostre forze e le nostre risorse come meglio possiamo.
Ancora tutti addormentati, ci dividiamo in due gruppi: il primo resterà a casa a fare un po’ di pulizie e a preparare il pranzo ai sopravvissuti; il secondo,agile e scattante, si lancerà nella missione della raccolta del pomodoro con il grido di battaglia:”Noi siamo pomodori, noi siamo pomodori”…. è il nuovo inno di noi lavoratori!!! Un viaggio tranquillo ci accompagna attraverso il paesaggio di una Sicilia ancora addormentata nella sua totale bellezza. Dopo una mezzora arriviamo finalmente al campo.Un viaggio tortuoso ma comunque piacevole e affascinante, vede protagonisti poi Lorenzo, Fabrizio e Federico che con alcuni ragazzi della cooperativa vanno a recuperare le cassette da portare agli altri lavoratori! Arrivate le cassette e dopo qualche dritta su come impostare il lavoro, si formano le coppie per dare inizio alle danze. Una mattinata calda ma rinfrescata da una vento lieve accompagna il nostro lavoro. Piacevole il confronto con i ragazzi di Corleone. L’impressione è stata quella di parlare con ragazzi semplici e alla mano. Scambio di idee e racconti di vita sinceri, diretti e spontanei hanno lasciato il posto durante il lavoro a pensieri e preoccupazioni personali.
Alla fine della mattinata e del lavoro i ragazzi della cooperativa erano soddisfatti dei risultati raggiunti e questo per noi sarà un incentivo nel portare avanti gli obiettivi che ci hanno portato fino a qua. E’ stata una prima giornata di lavoro un po’ stancante ma la soddisfazione nel vedere partire il camion con tutte le casse di pomodori, riempite da tutti noi, è stata più forte di qualsiasi stanchezza. Tornati a casa, abbiamo goduto di una doccia rinfrescante, di una squisita pasta al pomodoro e di un ottimo spezzatino con patate cucinato da Mario e Suor Maria e per concludere qualche ora di meritato riposo.
Alle 17,00 ci è venuto a trovare Dino Paternostro, sindacalista della CGIL. L’incontro è stato molto interessante perché con parole semplici e partecipate, Paternostro ha raccontato in breve tutta la storia dei fasci siciliani. Ha iniziato il racconto parlando di un libro che finalmente era riuscito ad avere su Carmelo Battaglia, ultimo sindacalista assassinato nel 1966. E’ importante, secondo Paternostro, fare memoria di tutti i personaggi che si sono battuti per la democrazia e fare memoria significa anche sapere che faccia avevano questi personaggi.
Descrive, poi, il movimento contadino citando personaggi importanti dell’antimafia che si sono battuti per la libertà e la democrazia, sacrificando la propria vita come Bernardino Verro e Pio La Torre.
Arriva, in un secondo momento, a parlare delle cooperative, citando i decreti Bullo, approvati dal governo tra il 1943 e 1945, che stabilivano la possibilità da parte dei contadini di riunirsi in cooperative e coltivare terreni lasciati incolti o mal coltivati dagli agrari.
Ricorda poi andando avanti con la storia la strage di Portella della Ginestra, il 1 maggio del ’47, fino ad arrivare all’assassinio del segretario della Camera, Placido Rizzotto e a quello successivo del comandante Carlo Alberto Dalla Chiesa. Entrambi personaggi che con il sangue e la fatica, hanno lottato per una “giustizia più giusta”.
Conclude l’intervento sottolineando l’importanza di questi campi di lavoro, di lavorare le terre confiscate per renderle nuovamente vive e libere, di camminare insieme unendo tutte le nostre fragilità per essere più forti.
Attraverso queste esperienze, pezzi d’Italia si rendono conto che Corleone non è solo la città di Rina e di Provenzano ma anche un luogo di gente per bene.
Chiude il momento dicendo:” ….C’era una volta la mafia…. Il giorno in cui si potrà scrivere questo libro, sarà un giorno bellissimo!”.
La giornata si conclude ai giardini pubblici LA VILLA con la visione di un film intitolato “Il posto dell’anima” che ci colpisce e ci lascia qualche riflessione aperta sul mondo del lavoro e sui problemi ad esso legati. E’ stato bello guardarsi indietro e vedere che se all’inizio del film c’eravamo solo noi della comunità il Doccio e di Banca Etica, dopo si sono avvicinati ragazzi e ragazze di Corleone….Piccoli segni che riempiono i cuori!
E’ ora di dormire perché i pomodori ci aspettano!!! Sogni d’oro!
I Volontari del campo di Corleone
FOTO. Dall'alto: la raccolta di pomodoro; con Dino Paternostro, segretario della Cgil di Corleone

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