martedì 18 novembre 2008

Sicurezza, Famiglia Cristiana, settimanale delle paoline, accusa: «Misure indegne»

Nuova, durissima critica di Famiglia Cristiana alle politiche del governo in tema di sicurezza e immigrazione. Mentre al Senato slitta a dopo la Finanziaria il voto sul cosiddetto pacchetto sicurezza, il nuovo editoriale del giornale dei paolini, a firma di Beppe Colle, condanna il contenuto del disegno di legge proposto dal ministro dell'Interno Maroni. Un provvedimento «indegno di uno stato di diritto», lo giudica il settimanale cattolico: caratterizzato da misure «inutili» rispetto «ai fini a cui sono rivolte» ed estremamente difficili «da metterle in pratica da parte di uno Stato la cui giustizia e la cui burocrazia già faticano a tenere il passo delle normali incombenze». Inoltre, aggiunge Famiglia Cristiana, «esse scontano le conseguenze di un'esagerata descrizione della realtà, come ha dimostrato il caso suscitato dalla decisione, presa nel giugno scorso da Maroni, sul rilevamento delle impronte digitali ai bambini rom». Insieme alle ronde e al permesso a punti per gli immigrati, inserite nel pacchetto Maroni su spinta della Lega, il settimanale cattolico non risparmia critiche alla schedatura dei senza fissa dimora, un'altra idea del Carroccio che, ricorda Del Colle, non ha nulla a che vedere con il progetto della Bartolomeo&C, l'associazione fondata da Lia Varesio nel 1980 a Torino, gestita da volontari che tutte le notti uscivano nelle strade per cercare e aiutare i clochard che dormivano sulle panchine o sotto i portici delle stazioni. «Per loro – scrive Del Colle - Lia aveva attuato, in accordo con il comune, la reiscrizione anagrafica, in modo tale che potessero riacquistare un'identità, visto che molti erano stati davvero cancellatì». Un'opera, insomma, che era spinta «da una cultura opposta a quella della paura, del rifiuto del diverso e del ricorso all'autodifesa in cui le ronde rischiano di essere il simbolo di un comportamento che uno Stato di diritto non può e non deve permettersi». Inoltre, osserva il settimanale, molti clochard una dimora «ce l`hanno, anche se non è scritta in nessun registro pubblico: sono le panchine dei giardini in cui passano le notti, rischiando di essere bruciati vivi dai soliti ignoti, come è capitato a uno di loro a Rimini».Immediata, dopo la pubblicazione del giornale paolino, la replica del Carroccio. «Tante polemiche per nulla, ha affermato la deputata leghista Carolina Lussana, vicepresidente della Commissione Giustizia a Montecitorio, secondo la quale le ronde sono una risposta «reale» per garantire la sicurezza e legalità, mentre le critiche di Famiglia Cristiana sono tutte «polemiche ideologiche, come quella già costruita sulle impronte digitali per i rom». A puntellare le tesi di Beppe Colle, che aveva già accusato il governo Berlusconi di essere forte con i deboli (rom e immigrati) e pavido e tollerante con i delinquenti, è intervenuto il deputato del Pd Enrico Farinone, vicepresidente della Commissione Affari Europei della Camera. «L`intero pacchetto – ha sottolineato Farinone – risponde alla necessità di diffondere nella gente un senso di insicurezza. Pensiamo solo alle ronde. Non ci sono paragoni nel resto d`Europa. Davvero il ministro Maroni ritiene che gruppi di persone possano garantire maggiore sicurezza? Non teme che in questi gruppi si possano infiltrare esaltati e mitomani?».
18 Nov 2008

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