mercoledì 15 aprile 2009

La Rai "punisce" Santoro e sospende Vauro

Il direttore generale: "Nella prossima puntata i doverosi riequilibri informativi". La replica: "Una decisione che produce una ferita per il pubblico e l'immagine dell'azienda". Il giornalista: "E' una grave censura". Uno dei disegni del vignettista "gravemente lesivo dei sentimenti di pietà dei defunti"
ROMA - Viale Mazzini ha deciso. Santoro dovrà riparare, Vauro è sospeso perché una sua vignetta ha offeso le vittime e chi le piange. E' il risultato della riunione che si è tenuta oggi alla Rai dopo le polemiche seguìte alla puntata di Annozero dedicata al terremoto in Abruzzo. "Indegna" secondo Gianfranco Fini, "non da servizio pubblico" secondo Silvio Berlusconi, e poi via via giudizi analoghi da altre voci del Pdl nei giorni scorsi. Il provvedimento è in una lettera del direttore generale Rai, Mauro Masi. Santoro, dalla prossima puntata (cioè domani), dovrà "attivare i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo". Vauro, invece, non ci sarà. Non mancano le reazioni al provvedimento. Nella giornata che registra anche un botta e risposta fra Santoro e Bruno Vespa, quest'ultimo autore di un attacco al collega ("E' un privilegiato"), poi ridimensionato dopo la replica pubblicata sul sito di Annozero. Legittime le critiche, ma no alla censura politica aveva detto in mattinata Dario Franceschini che, pur ammettendo "a me Annozero non piace", aveva ribadito la necessità di rispettare la libertà di informazione. La vignetta di Vauro (fra quelle mostrate, come di consueto, alla fine della trasmissione, a corredo e conclusione del dibattito), che ha motivato il provvedimento di sospensione, è quella in cui si parla di "Aumento delle cubature. Dei cimiteri", giudicata "gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la misione del servizio pubblico". Quanto a Vespa, il conduttore di Porta a porta ha scritto una lettera a Giorgio Dell'Arti, autore e conduttore del programma di Radio1 Ultime da Babele. Smentisce che Porta a porta sia prodotto da una società esterna. E precisa le differenze tra la sua posizione in Rai e quella di Santoro: "Se io avessi fatto programmi come i suoi, da tempo avrei dovuto abbandonare la Rai. Santoro risponde al direttore generale, io rispondo al direttore di rete. Lui ha tutta la redazione con contratto giornalistico, che ai miei non viene riconosciuto: tant'è che quando fanno causa alla Rai, la vincono, proprio grazie al confronto con la redazione di Santoro. Infine, quando io fui epurato dalla Rai mi fu ridotto lo stipendio, mentre Santoro - conclude Vespa - ha beneficiato di un risarcimento di milioni di euro".
OAS_RICH('Middle');La replica del diretto interessato non tarda ad arrivare. Sul sito di Annozero. "Dopo Fini, Berlusconi, Gasparri, Cicchitto e Carra, non poteva mancare Bruno Vespa - si legge - comprendiamo le ragioni per le quali a lui converrebbe che Annozero non esistesse ma noi siamo per il libero mercato. Se dovessimo inoltre giudicare la sua qualità giornalistica dalle false notizie e dalle considerazioni infondate che fa sui contratti in vigore nella nostra redazione, dovremmo dedurne che deve rifare l'esame. Invece continuiamo ad avere un certo rispetto delle sue capacità e lo invitiamo a venire da noi con i suoi redattori, in modo che ci possa essere un amichevole confronto sulle rispettive posizioni e sulla realtà delle cose. P.S. Non dimentichi di portare il suo contratto". Michele Santoro tornerà ad occuparsi del sisma in Abruzzo nella puntata di domani di Annozero. La decisione, a quanto si apprende, era già stata presa ieri, prima della richiesta di riequilibrio arrivata dal vertice Rai. Nella trasmissione si parlerà della ricostruzione che costerà secondo una prima stima 12 miliardi di euro, e del rischio di infiltrazioni mafiose nella gestione dei fondi. Non ci sarà Vauro ma non mancherà la satira con Sabina Guzzanti. In collegamento da L'Aquila ci sarà Sandro Ruotolo, e tra gli ospiti sono previste le presenze di Niccolò Ghedini del Pdl, Antonio Di Pietro dell'Idv, il giornalista del sole24ore Mariano Maugeri e il capo della sala italia della protezione civile Titti Postiglione.
(La Repubblica, 15 aprile 2009)

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