lunedì 28 settembre 2009

Accordo Sicilia-Brasile: 30 aziende siciliane parteciperanno al piano di costruzione di 1 milione di alloggi “la mia casa è la mia vita”

Palermo, 28 settembre 2009 – Con un investimento pari a 12 bilioni di euro, il Governo brasiliano ha finanziato il programma nazionale “La mia casa è la mia vita”, che prevede la costruzione in tempi rapidi di 1 milione di alloggi per ospitare 3,6 milioni di persone senza casa o in casa in affitto o abitanti nelle favelas. I soldi vengono erogati dalla Caixa Economica Federal (la Banca ufficiale del Governo) ai progetti che arrivano per primi fino ad esaurimento, e saranno gestiti dai comuni o loro consorzi, che stileranno le graduatorie dei richiedenti l’alloggio, individueranno le aree, redigeranno i progetti e affideranno i lavori alle imprese private anche in forma di collaborazione o società mista.
Il programma coinvolge anche il territorio della Grande San Paolo, la conurbazione di 11 Comuni riuniti nel consorzio Amat (Associaçao dos municipios do Alto Tietè e Regiao), che ha individuato nelle imprese dei Giovani dell’Ance Sicilia uno dei partner ideali per il trasferimento in quel territorio di tecnologie, know-how, formazione di personale e tecnici, qualità e tempi di realizzazione nei settori costruzioni civili, energia alternativa, riqualificazione ambientale e gestione rifiuti, servizi a rete e trasporti pubblici.
Oggi a Palermo, presso l’Ance Sicilia, è stato firmato un protocollo d’intesa per la costituzione di una società mista di cui faranno parte le imprese siciliane e rappresentati di Amat, Fiespe (la Confindustria brasiliana) e Sinduscon (l’omologa brasiliana dell’Ance).
L’accordo è stato sottoscritto da Marcello La Rosa, presidente dei Giovani imprenditori edili di Ance Sicilia, alla presenza di Giorgio Cappello, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Sicilia; da Pedro Campos Fernandes, segretario esecutivo dell’Amat, da Flavio Batista de Sousa, vicesindaco del Municipio di Ferraz de Vasconcelos, da Claudio Ramos, segretario dell’Industria e del Commercio, e da Rubens Fernandes, coordinatore tecnico.
Il piano nazionale brasiliano concede piena autonomia ai Municipi (“prefetture”) per l’individuazione delle aree e la progettazione degli interventi sulla base delle istanze presentate dai cittadini. L’Amat provvederà, fra l’altro, a finanziare le progettazioni per i Comuni più piccoli e coordinerà i rapporti fra enti locali e imprese.
Due le modalità di accesso al progetto: il Comune può acquistare le aree e concederle alle imprese, oppure sono le aziende stesse a comprarle. In entrambi i casi l’onere della compravendita è compreso nel finanziamento pubblico, che copre l’intera realizzazione dei manufatti.
Flavio Batista de Sousa ha annunciato che la “prefettura” di Ferraz de Vasconcelos è la prima ad avere pronti i progetti per varare subito la costruzione degli alloggi, con l’obiettivo di riuscire nel tempo a soddisfare tutte le 12 mila richieste di case pervenute dai suoi abitanti.
Il prossimo 5 ottobre avrà un incontro con la Caixa Economica Federal per lo sblocco dei fondi di propria competenza e, a seguire, organizzerà una riunione con tutte le imprese interessate, fra cui le siciliane, per la condivisione dei progetti e la firma dei contratti operativi che saranno trasmessi alla banca per la delibera.
“Per le imprese siciliane si apre un enorme mercato che ci darà ossigeno in un particolare momento di crisi – ha dichiarato Marcello La Rosa – l’essere stati preferiti per affidabilità e qualità ci impegna particolarmente ad essere rapidi e ad organizzarci al massimo livello”.
“I settori manifatturiero, dell’ambiente e dell’energia riceveranno un notevole volume d’affari – ha aggiunto Giorgio Cappello – un milione di alloggi, ad esempio, significano 5 milioni di finestre, pari ad un fatturato di 1,5 miliardi di euro. Per la Sicilia sarebbe sufficiente anche un quinto della commessa”.
“Abbiamo scelto le imprese siciliane – ha spiegato Pedro Campos Fernandes – perchè vogliamo imparare da loro. Abbiamo avuto modo di apprezzarne le capacità, soprattutto grazie al fatto che nella sola San Paolo del Brasile vivono 5,5 milioni di italiani”.
“Lo spirito dell’accordo – ha concluso Flavio Batista de Souza – è quello di puntare sulla qualità, sul basso costo e sulla fiducia, per costruire un rapporto di medio-lungo periodo. Questo è importante per noi che, operando in un’area in grande espansione, pensiamo per il futuro a realizzare iniziative ancora più prestigiose”.
NELLA FOTO: il presidente del Brasile Lula

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