giovedì 17 settembre 2009

Il direttore generale dell'Asp di Palermo, Salvatore Cirignotta: "L'ospedale di Corleone non chiuderà, anzi sarà potenziato"

di Cosmo Di Carlo
«L’ospedale di Corleone non rischia la chiusura, semmai nel tempo un potenziamento». Lo ha detto ieri mattina nell’aula consiliare di Corleone il nuovo direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale Salvatore Cirignotta.
La visita a Corleone del direttore della Azienda Sanitaria Provinciale più grande d’Italia, che è succeduto dal primo settembre a Salvatore Iacolino, eletto deputato al parlamento europeo, ha portato serenità ed attese dopo le preoccupazioni seguite all’atto deliberativo del suo predecessore, che il 28 agosto, nell’intento di rimodulare la rete ospedaliera provinciale, aveva soppresso l’unità operativa di geriatria dell’ospedale cittadino, provocando le proteste di tutti i sindaci del comprensorio, che avevano gridato al “ tradimento”. Ieri i sindaci della zona erano tutti presenti all’incontro con Salvatore Cirignotta. In mattinata il nuovo direttore sanitario aveva visitato l’Ospedale cittadino, rimanendo favorevolmente colpito «dalla professionalità degli operatori e di tutto il personale sanitario, dalla pulizia e dalla dimensione umana con cui i ricoverati vengono assistiti». Cirignotta ha anche assicurato che «il reparto di ostetricia e ginecologia è insostituibile e non chiuderà. Mi riservo poi di scrivere al sindaco sulla possibilità di reperire dei finanziamenti per il completamento della nuova ala del presidio Dei Bianchi». «Cirignotta – dice il sindaco Iannazzo – ha compreso la situazione del Corleonese e di tutto il territorio della provincia di Palermo. La riforma del sistema sanitario ha creato diffidenza. E molti cittadini pensano vi siano dei punti poco chiari, come ad esempio, sulla rifunzionalizzazione del sistema dei tre ospedali del territorio Corleone-Partinico-Palazzo Adriano». «Abbiamo una struttura sanitaria buona – aggiunge il sindaco - certamente migliorabile, anche se sappiamo che per ora non possiamo chiedere la luna all’Azienda. Però quando sento che la geriatria potrebbe chiudere credo ci sia un’incongruenza». L’ottimizzazione dei servizi, secondo il nuovo direttore generale passa attraverso una integrazione tra i servizi del territorio ed i presidi ospedalieri. «E’ arrivata prima la rimodulazione dei presidi ospedalieri. Se contestualmente fossero stati attivati servizi territoriali integrativi la gente non si sarebbe preoccupata. Ma che non si confonda la giusta ansia dei cittadini con le preoccupazioni dei primari!». «A Palermo – ha spiegato Cirignotta - vi sono quattro centri prelievi aziendali e spostarsi da un punto all’altro è solo questione di qualche chilometro. Diversa e la situazione nei comuni di un distretto, dove un anziano per avere il servizio deve affrontare un viaggio di decine di chilometri». «Le nostre posizioni – ha dichiarato il direttore Cirignotta – non sono molto diverse. C’è un’esigenza complessiva di salute nel territorio, con delle risorse da destinare e ottimizzare. Sono qui per collaborare e per aumentare le prestazioni offerte ai cittadini». Una rassicurazione di Cirignotta ha riguardato anche i lavoratori dell’Azienda sanitaria provinciale: «Non ci sono licenziamenti in vista – ha detto il nuovio direttore generale-. Al massimo i lavoratori cambieranno reparto. Il cambiamento non deve farci paura. L’obiettivo da raggiungere è dare più servizi di qualità agli utenti».
FOTO. Il direttore generale dell'Azienda Sanitaria Provinciale, Salvatore Cirignotta

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