giovedì 10 dicembre 2009

Cracolici (Pd): “L’Inter ha vinto. E anche Lombardo…”

di Gianni Parlatore
giovedì 10 dicembre 2009
Dopo la concitata seduta d’aula di ieri, conclusa con la “dissoluzione della maggioranza di centrodestra” dichiarata dal governatore Lombardo e l’approvazione dell’ordine del giorno, a firma di Mpa e Pdl-Sicilia, che conferma la fiducia al presidente della Regione al quale si chiede di “proseguire senza indugio nell’azione di modernizzazione e riforme della Regione attraverso la puntuale realizzazione dei punti programmatici”, Livesicilia ha sentito Antonello Cracolici, capogruppo del Pd a Sala d’Ercole, per un commento sulla seduta dell’Ars di ieri e sugli scenari futuri delle sorti politiche siciliane.
Onorevole Cracolici, Lombardo ha annunciato di aver “rescisso il cordone ombelicale” che lo legava alla ormai vecchia maggioranza ed ha incassato,alla fine, il voto favorevole che gli permette di andare avanti. Quali sono le sue impressioni?
“Se le parole di Lombardo hanno un senso possiamo affermare che si è andati oltre la dissoluzione della ex maggioranza. Si tratta della rottura di un rapporto filiale, dell’epilogo di una crisi del centrodestra che dura ormai da 18 mesi. Non c’è stata completamente coesione nella coalizione di governo”.
Nonostante il voto di fiducia al governatore di ieri, resta il problema dei numeri. Mpa e Pdl Sicilia da soli non hanno i numeri…
“Credo che intanto occorre precisare una cosa: la riforma della legge elettorale ha differenziato l’elezione del presidente e quella del Parlamento, pertanto paradossalmente un governatore può reggere anche in questa situazione. Questo comunque occorre chiederlo a Lombardo. Per governare occorre formulare le leggi e poi votarle in aula”.
Si parla sempre più anche di governo tecnico con qualche assessore d’area non sgradito al Pd….
Il Pd non intende entrare in giunta, men che meno attraverso assessori tecnici. Semmai un giorno ciò dovesse accadere, penso che il Pd dovrebbe farlo con assessori politici. Ma, ripeto, in questo momento credo non ci siano i presupposti per porre la questione”.
Dopo tutto quello che è successo in questi giorni, come è la situzione all’interno del suo partito?
“Subito dopo la battaglia congressuale era stata chiesta la mia sostituzione, ma adesso non solo sono ancora al mio posto ma noto anche una unità larga all’interno del Partito Democratico. Credo quindi che di strada ne abbiamo fatta”.
Non sappiamo ancora se Lombardo sarà in grado di portare avanti il suo programma “riformatore”, ma a suo parere quali sono le riforme di cui la Sicilia ha maggiormente necessità?
“Il mio partito, in tal senso, ha già avanzato proposte importanti: penso alla riforma dei rifiuti, per ripulire le strade e porre rimedio a questa situzione di crisi, all’alleggerimento del peso della burocrazia regionale, alla rottura con quel sistema di intermediazione e di richieste aspettanto chissà quale “telefonata”. Insomma una vera e propria modernizzazione della Sicilia”.
A suo parere, è definitivamente tramontata l’ipotesi elezioni?
E’ difficile dirlo, le elezioni dipendono da tante cose. Ma adesso dobbiamo dimostrare di fare cose utili per il bene della regione, dobbiamo almeno provarci. Dopo si vedrà”.
“Un’ultima domanda: contento per la vittoria di ieri sera dell’Inter?”
“Sì (ride ndr), ero io quello che esultava”.
livesicilia.it, 10.12.2009

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