venerdì 9 aprile 2010

Ospedale di Corleone. L'assessore alla sanità Massimo Russo ha convocato per lunedì prossimo i sindacati e i sindaci del Distretto D40

Si svolgerà lunedì prossimo a mezzogiorno, nel palazzo di piazza Ottavio Ziino, l’incontro tra l’assessore alla sanità Massimo Russo e i componenti del “Comitato per la difesa dell’Ospedale di Corleone”, composto dalla Cgil, dalla Cisl, dal Comitato dei Sindaci del Distretto D40 (comprende i comuni di Corleone, Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana e Roccamena) e dai Presidenti del Consigli comunali. L’incontro era stato richiesto nei giorni scorsi dalla Cgil e dal Comitato, sulla base di un documento redatto martedì scorso. Un documento dove si esprime viva preoccupazione per i contenuti del Decreto dell’Assessore regionale alla Sanità n. 751 del 12 marzo sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. Si tratta di scelte «imposte dall’alto», denunciano sindaci e sindacalisti, che «non tengono assolutamente conto delle esigenze del territorio e penalizzano il Presidio Ospedaliero di Corleone». Nello specifico manifestano «forte dissenso in merito alla soppressione dell’U.O. di Psichiatria, che lascia scoperto il territorio di un servizio indispensabile per i cittadini-utenti». E chiedono «che venga immediatamente ripristinato». Non condividono neanche «la decisione di chiudere l’U.O. Complessa di Ostetricia e Ginecologia, mantenendo il solo Punto Nascita» e chiedono, invece, «che venga mantenuta almeno l’U.O. Semplice, indispensabile perché a Corleone si possa continuare a nascere e a curare le patologie ginecologiche». Contemporaneamente, «chiedono che venga istituita l’U.O. Semplice di Pediatria, con l’attivazione dei 4 posti-letto previsti, reperendo il personale medico ed infermieristico e garantendo la presenza di un pediatra per le 24 ore». Chiedono anche che, in deroga agli standard previsti dalla L.R. n. 5/2009, vengano mantenute in vita e potenziate le U.O. Complesse di Medicina e di Chirurgia, che per una zona interna come il Corleonese, mal collegata con Palermo e Partinico, rappresentano davvero strutture sanitarie «salva-vita». Chiedono, infine, che il P.O. di Corleone venga dotato di attrezzature sanitarie come «l’Eco-cardiografo, la TAC G.E. multi-slide, un gastroscopio/coloscopio e un intensificatore di brillanza». A sostegno del documento approvato, il comitato dei sindaci e le organizzazioni sindacali stanno organizzando un «tavolo permanente» e una seduta congiunta di tutti i consigli comunali. Nel contempo chiedono un incontro urgente all’assessore alla sanità e al direttore generale dell’Asp di Palermo. E se non avranno risposte concrete, contano «di attivare un presidio permanente presso l’Ospedale Dei Bianchi e di organizzare una grande manifestazione, che vedrà la partecipazione dei cittadini e di tutte le forze politiche, sindacali e sociali del comprensorio». Insomma, una vera e propria dichiarazione di guerra a difesa di una struttura preziosa come l’ospedale, che Corleone e i comuni del circondario hanno fin dal 1500 e che non vorrebbero perdere proprio adesso, agli inizi del Terzo Millennio. Solo dopo l’incontro di lunedì prossimo con l’assessore Russo, si potrà sapere se ci saranno le condizioni per un’intesa, oppure se si dovrà preparare l’annunciata “grande manifestazione”.

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