martedì 21 giugno 2011

Corleone, i campi di lavoro antimafia già in piena attività. In visita a Telejato e alla Casa Memoria di Cinisi

Nella sede di Telejato a Partinico
Stamattina come sempre due di noi sono rimasti in sede per prendersi cura delle pulizie di casa,mentre gli altri sono tornati nei campi di vite. Questa volta però avevano un compito differente dalle precedenti volte e cioè quello di misurare con minuziosa precisione il terreno per poter impiantare i paletti. 
Subito dopo pranzo siamo partiti convinti di andare a visitare la casa di Peppino Impastato,ed invece...SORPRESA!ci siamo ritrovati catapultati nello studio di TELEJATO!!! Dopo una particolare accoglienza dataci da Pino Maniaci siamo diventati i protagonisti del Tg: daltronde uno degli scopi del progetto di cui facciamo parte è proprio quello di essere noi i veri protagonisti della storia!!!Dopo che ognuno di noi aveva annunciato una notizia davanti a tre telecamere e macchinette fotografiche puntateci addosso,storditi ma curiosi e soddisfatti ci siamo posti in una dimensione di ascolto. Infatti Maniaci ha iniziato a raccontarci la sua storia,a presentarci la sua vita molto difficile,piena di vittorie e speranza per un mondo migliore. Ci ha fatto vedere alcuni servizi fatti da suo figlio e un trailer del film che vogliono fare proprio su Telejato. Ha cercato di spronarci dicendoci di aprire gli occhi,di stare attenti,di osservare e cercare di portare avanti i nostri ideali.
Nella Casa Memoria "Felicia e Peppino Impastato"
Dopodiché hanno intervistato tre di noi per approfondire gli sviluppi del campo lasciandoci liberi di esprimere le nostre impressioni generali. Maniaci ci ha fatto capire quanto la sua vita sia drasticamente mutata attraverso i suoi racconti che noi abbiamo ascoltato con grande interesse e partecipazione e anche con la sola notizia che la scorta lo stava attendendo nella strada per tornare a casa. E' un uomo forte,che intende portare avanti ciò che pensa,lo fa senza ombra di paura perchè crede nella giustizia,nella democrazia e nella libertà di pensiero,pur essendo stato minacciato più volte e aver subito anche un'aggressione,continua imperterrito nella sua attività con suo figlio e sua moglie accanto:una "gestione familiare"come dice lui.
Dopo questa emozionante esperienza ci siamo finalmente diretti verso la casa di Impastato dove ci ha accolto il fratello Giovanni. La casa si presenta in modo curioso,il muro all'ingresso è tappezzato da quadri che ricostruiscono la storia di Peppino.L'abitazione è aperta a chi desidera visitarla proprio per far toccare con mano ciò che Impastato credeva e sosteneva. Durante la sua testimonianza, il fratello ha fatto intuire la difficoltà con cui cercava di trasmettere a noi i nobili ideali a cui Peppino auspicava:era un uomo che credeva realmente in ciò che diceva,nonostante le varie difficoltà a cui è dovuto andare incontro come lo zio Cesare Manzella,grande boss mafioso,portava avanti i suoi ideali grazie anche a radio aut con cui è riuscito ad entrare nelle case delle persone con grande facilità.Ha però pagato caro le sue scelte,vista la sua crudele morte.
In seguito lungo la strada di ritorno ci siamo fermati a Cala Rossa,per poter riflettere sulle parole ascoltate nel primo pomeriggio,goderci ed ammirare il panorama:15 metri a picco sull'immensità del mare! Dopo cena siamo usciti per le vie di Corleone in una visita guidata presso i luoghi più simbolici per quanto concerne la mafia. Dopo aver percorso passo passo le tappe della vita di Placido Rizzotto siamo tornati nella nostra umile dimora,stanchi ma felici.è stata una giornata davvero piena di nozioni che ancora dobbiamo bene assimilare ma che sono state davvero utili ed interessanti. Esperienze uniche in luoghi quasi irreali! Baci baci e alla prossima puntata!
nicco e chià G

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